In questo articolo parleremo delle informazioni da riportare sul formulario di identificazione rifiuti ai fini della normativa ADR relativa al trasporto di merci pericolose su strada.

Come abbiamo già evidenziato in precedenti articoli (“ADR, CLP, HP: 3 sigle a confronto” e “Nomina consulente ADR: Scatta l’obbligo per gli speditori”), la normativa sui rifiuti non esclude il rispetto della normativa sul trasporto di merci pericolose, anzi, la prevede esplicitamente.

La premessa che bisogna fare è che l’ADR non prevede un formato specifico di documento di trasporto, quindi non c’è un modello standard da utilizzare, mentre per il formulario di identificazione rifiuti la legge prevede un layout ben preciso indicato nel DM 145/1998.

Ecco quindi che possiamo inserire le informazioni previste dall’ADR proprio sul modello previsto dalla normativa sui rifiuti e sancito dal decreto sopra citato.

Le informazioni da riportare ai fini ADR sono indicate al punto 5.4 nel capitolo relativo alla “Documentazione” (versione ADR 2021).

Ecco qui di seguito le informazioni generali previste dalla normativa ADR:


a) il numero ONU della merce/rifiuto da trasportare preceduto da “UN”;

b) la designazione ufficiale di trasporto completata se del caso dal nome tecnico tra parentesi;

c) i numeri di modelli di etichette di pericolo che figurano nella Tabella A del capitolo 3.2. Nel caso di più numeri di modelli, i numeri che seguono devono essere indicati tra parentesi. Qui di seguito l’elenco delle etichette previste dalla Tabella A:

1 – Materie e oggetti esplosivi

2.1 – Gas infiammabili

2.2 – Gas non infiammabili

2.3 – Gas tossici

3 – Liquidi infiammabili

4.1 – Materie solide infiammabili, materie autoreattive, materie soggette a polimerizzazione e materie esplosive solide desensibilizzate

4.2 – Materie soggette ad accensione spontanea

4.3 – Materie che, a contatto con acqua, sviluppano gas infiammabili

5.1 – Materie comburenti

5.2 – Perossidi organici

6.1 – Materie Tossiche

6.2 – Materie infettanti

7 – Materiali Radioattivi

8 – Materie corrosive

9 – Materie e oggetti pericolosi diversi

d) se del caso, il gruppo di imballaggio attribuito alla materia, che può essere preceduto dalle lettere PG (acronimo di Packing Group), o le iniziali corrispondenti alle parole “Gruppo di Imballaggio”.

e) il numero e la descrizione dei colli, quando questo si applica;

f) la quantità totale di ciascuna merce pericolosa caratterizzata da un diverso numero ONU, designazione ufficiale di trasporto o, se applicabile, gruppo di imballaggio;

g) il nome ed indirizzo dello speditore;

h) il nome e l’indirizzo dei destinatari;

i) una dichiarazione come richiesta da ogni accordo particolare;

j) (riservato);

k) per il trasporto che comprende il passaggio attraverso gallerie con restrizioni per il trasporto di merci pericolose, il codice di restrizione in galleria (riportate nella colonna 15 Tab. A capitolo 3.2) in lettere maiuscole tra parentesi oppure l’indicazione “(-)”.

Il posto e l’ordine nei quali le informazioni devono apparire nel documento di trasporto possono essere scelti liberamente. Tuttavia a) b) c) d) k) devono apparire nell’ordine indicato senza elementi di informazione intercalati.

N.B. Per quanto riguarda gli esplosivi (1) i radioattivi (7) e le batterie al litio (UN 3090, 3091, 3480 e 3481) ci sono delle indicazioni leggermente diverse.

Relativamente al trasporto di rifiuti c’è una disposizione particolare prevista alla sottosezione 5.4.1.1.3:

Disposizioni particolari relative ai rifiuti


Se sono trasportati dei rifiuti di merci pericolose (diversi dai rifiuti radioattivi), la designazione ufficiale di trasporto deve essere preceduto dalla dicitura “RIFIUTO”.

Facciamo un esempio: supponiamo si debba trasportare del METANOLO come rifiuto per essere inviato ad un impianto di smaltimento. La dicitura corretta ai fini ADR da indicare sul formulario sarà:

UN 1230 RIFIUTO, METANOLO, 3 (6.1), II, (D/E)


Quindi l’ordine deve obbligatoriamente essere il seguente:

  • Numero UN. Nell’esempio UN 1230
  • La parola “RIFIUTO”
  • La designazione ufficiale di trasporto. Nell’esempio: ”METANOLO”
  • I numeri di modelli di etichette di pericolo. Nell’esempio: 3 (6.1)
  • Il gruppo di imballaggio. Nell’esempio: II (oppure si può indicare “PG II”)
  • Il codice galleria. Nell’esempio: D/E


Oltre a quanto sopra indicato, vanno fatte ancora 3 importanti precisazioni:

  • Se la materia da trasportare è un rifiuto, la cui composizione non è esattamente conosciuta, la sua assegnazione al numero ONU e a un gruppo di imballaggio può essere basata sulle conoscenze del rifiuto che ha lo speditore, come pure su tutti i dati tecnici e dati di sicurezza disponibili, richiesti dalla legislazione in vigore, relativa alla sicurezza e all’ambiente; se ci si trova ad operare in questa condizione il capitolo 5.4.1.1.3 (ADR 2021) prevede che si debba aggiungere alla descrizione sopra descritta la frase “rifiuti conformi al 2.1.3.5.5”.

    Esempio: dobbiamo trasportare un rifiuto la cui composizione non è esattamente conosciuta ma dalle informazioni ricevute possiamo dedurre che è un liquido inorganico corrosivo. In questo caso dovremo scrivere:

    UN 3264 LIQUIDO INORGANICO CORROSIVO, ACIDO, N.A.S., 8, II, (E) RIFIUTI CONFORMI AL 2.1.3.5

    In questo caso non è necessario aggiungere il nome tecnico previsto dalla lettera b) di cui sopra.

  • Se siamo in presenza di rifiuti che sono stati classificati come pericolosi per l’ambiente (ambiente acquatico) a cui sono stati attribuiti pericolosità “Acquatica Acuta 1”, “Acquatica Cronica 1” o “Acquatica Cronica 2” conformemente al Regolamento 1272/2008/CE (Regolamento CLP), tra le informazioni da indicare sul documento di trasporto va aggiunta l’indicazione supplementare: “pericoloso per l’ambiente” o “inquinante marino pericoloso per l’ambiente” (Sottosezione 4.4.1.1.18 ADR 2021).

    In questi casi (ossia se trattasi di materiale pericoloso per l’ambiente) oltre all’etichettatura relativa alle classi di pericolo va apposto il marchio specifico per le materie pericolose per l’ambiente di dimensioni 100 x 100 mm.

    NB: Questa prescrizione NON si applica ai numeri UN 3077 o UN 3082.

  • Ultimo punto da ricordare è che nell’apposita casella sul formulario rifiuti dedicato all’ADR bisognerà barrare la casella ADR: Sì.


Prima di concludere vorrei ricordare che esistono delle disposizioni particolari per quanto riguarda gli imballaggi dismessi, vuoti, non ripuliti ed i mezzi di contenimento vuoti, non ripuliti.


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Antonio Moffa
Written by Antonio Moffa