
La scheda dati di sicurezza, comunemente detta scheda di sicurezza (SDS), spesso indicata con l’acronimo inglese MSDS (Material Safety Data Sheet), è un documento legale in cui vengono elencati tutti i pericoli per la salute e la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente di un prodotto chimico. Questo documento accompagna le sostanze e le miscele pericolose lungo tutta la filiera di approvvigionamento (produttore, importatore, distributore, utilizzatore ecc.)
Perché la SDS è importante anche nella gestione dei rifiuti? Perché se il rifiuto che dobbiamo gestire ha, di fatto, le stesse caratteristiche del prodotto originario in quanto non è stato contaminato da altre sostanze estranee, la SDS contiene informazioni importanti su come classificare il rifiuto (pericoloso o non pericoloso) attraverso le indicazioni H di pericolo. Inoltre la SDS ci fornisce tutte le informazioni necessarie per rispettare la normativa ADR. Ecco quindi che la SDS diventa un documento imprescindibile per chi deve gestire correttamente un prodotto chimico diventato rifiuto.
Da un punto di vista più generale le SDS hanno lo scopo di fornire agli utilizzatori di sostanze chimiche le informazioni necessarie a tutelare la salute umana e l’ambiente.
La SDS in realtà è un documento frutto di un lavoro di studio e di ricerca svolto a monte dall’azienda che deve registrate il prodotto. Infatti, i fabbricanti e gli importatori di sostanze in quantitativi pari o superiori a una tonnellata all’anno devono raccogliere informazioni sulle proprietà di tali sostanze e comunicarle all’ECHA (European Chemicals Agency) tramite un fascicolo di registrazione (dossier). Sarà poi ECHA che dovrà valutare il dossier presentato ed infine registralo per consentire l’immissione di questa sostanza sul mercato europeo. Senza addentrarci troppo su questo aspetto, quello che è importante sapere è che la SDS è di fatto un riassunto concentrato del dossier presentato dall’azienda richiedente ad ECHA.
Le 16 sezioni della scheda dati di sicurezza
Il formato della scheda di sicurezza è definito nel regolamento REACH (Reg. CE 1907/2006). La scheda è divisa in 16 sezioni (che vedremo in un prossimo articolo). Qui riassumiamo il titolo delle 16 sezioni:
- identificazione della sostanza / miscela e della società / impresa produttrice;
- identificazione dei pericoli;
- composizione / informazione sugli ingredienti;
- misure di primo soccorso;
- misure antincendio;
- misure in caso di rilascio accidentale;
- manipolazione e immagazzinamento;
- controllo dell’esposizione / protezione individuale;
- proprietà fisiche e chimiche;
- stabilità e reattività;
- informazioni tossicologiche;
- informazioni ecologiche;
- considerazioni sullo smaltimento;
- informazioni sul trasporto;
- informazioni sulla regolamentazione;
- altre informazioni
Quando è necessario fornire la SDS?
È necessario per legge fornire la SDS quando:
- Una sostanza o una miscela è classificata come pericolosa;
- Una sostanza è persistente, bioaccumulabile e tossica (PBT) o molto persistente e molto bioaccumulabile (vPvB);
- una sostanza è inclusa nell’elenco di sostanze candidate in attesa di autorizzazione in base al REACH per motivi diversi da quelli sopra elencati.
Anche per le miscele classificate come NON pericolose ma che contengono concentrazioni specifiche di alcune sostanze pericolose è necessario fornire una SDS se richiesta dall’utilizzatore.
Cosa deve contenere una scheda di sicurezza
In Europa abbiamo due macro categorie di SDS: quelle per le sostanze NON registrate e quelle per le sostanze registrate. Le prime sono sempre a 16 sezioni e contengono le informazioni sulla pericolosità e su come comportarsi in situazioni normali o in caso di accadimenti accidentali.
Le seconde, ossia quelle relative alle sostanze registrate e quindi documentate da un dossier di registrazione, oltre ai dati di cui sopra, devono contenere le seguenti informazioni:
- il n° di registrazione della sostanza/miscela;
- gli usi indicati e supportati che sono stati valutati nel dossier creato per la registrazione;
- gli usi controindicati (ossia quelli sconsigliabili).
Gli usi indicati e controindicati li possiamo trovare in un allegato alla SDS che deve presentare i cosiddetti scenari di esposizione. Questi scenari sono molto importanti perché danno evidenza della stima dell’esposizione e della caratterizzazione del rischio per ogni uso e per ogni fase d’uso. Per descrivere questo scenario occorre infatti che sia indicato chiaramente come utilizzare la sostanza durante quell’uso e quindi descrivono nel dettaglio come si deve (o non si deve) utilizzare una determinata sostanza/miscela.
Questo articolo non ha l’ambizione di descrivere dettagliatamente tutti gli aspetti legati alla SDS ma vuole semplicemente evidenziare il ruolo e l’importanza che questo documento ha per tutti coloro che sono coinvolti nella gestione di una determinata sostanza chimica pericolosa, sia essa inquadrata come prodotto o già diventata rifiuto.
In un prossimo articolo descriveremo nello specifico le 16 sezioni che compongono la scheda di sicurezza.
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