
In questo articolo parleremo di un istituto nato recentemente ed ancora poco conosciuto che in futuro potrebbe rivelarsi uno strumento molto utile per l’interpretazione delle norme su temi ambientali: mi riferisco all’istituto dell’interpello ambientale.
Questa forma di consultazione giuridica è stata istituita con Decreto Legge del 31 maggio 2021 n. 77 (Decreto Semplificazioni) e convertito in legge con provvedimento del 29 luglio 2021 n. 108 (GU. N. 81 del 30 luglio 2021).
Il Decreto Semplificazioni è diviso in due parti, nella prima, sono contenute le disposizioni che regolano la governance del piano nazionale di ripresa e resilienza per organizzare la realizzazione dei progetti che saranno finanziati con i fondi europei del Recovery Fund. Nella seconda parte sono contenute alcune misure di accelerazione e semplificazione delle procedure amministrative tra cui la nascita dell’interpello ambientale.
Di fatto, questo provvedimento, ha introdotto, tra le altre cose, l’articolo 3 septies nel Dlgs 152/2006 (Testo Unico Ambientale).
Che cos’è l’interpello ambientale
È uno strumento giuridico che consente a determinati soggetti di presentare istanze di ordine generale volte a chiarire l’applicazione della normativa ambientale. Con questo istituto è possibile rivolgersi ad un soggetto istituzionale (il Ministero della Transizione Ecologica) per avere dei chiarimenti in merito all’applicazione delle norme; si viene così a creare una sorta di interpretazione autentica della norma di legge.
Chi può presentare l’interpello ambientale
Non tutti possono presentare l’interpello ambientale. I soggetti titolati a presentare istanze sono:
- le Regioni;
- le Province autonome di Trento e Bolzano;
- le Province;
- le Città metropolitane;
- i Comuni;
- le associazioni di categoria rappresentate nel Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro,
- le associazioni di protezione ambientale a carattere nazionale e quelle presenti in almeno cinque regioni o province autonome di Trento e Bolzano.
Le modalità di pubblicazione dell’interpello ambientale
Secondo quanto disposto dalla legge, il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) pubblica senza indugio le risposte fornite alle istanze di cui al presente articolo nell’ambito della sezione “Informazioni ambientali” del proprio sito internet istituzionale, previo oscuramento dei dati comunque coperti da riservatezza, nel rispetto del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. Le indicazioni fornite nelle risposte alle istanze, costituiscono criteri interpretativi per l’esercizio delle attività di competenza delle pubbliche amministrazioni in materia ambientale, salva rettifica della soluzione interpretativa da parte dell’amministrazione con efficacia limitata ai comportamenti futuri dell’istante. Nel caso in cui l’istanza sia formulata da più soggetti e riguardi la stessa questione o questioni analoghe tra loro, il Ministero della Transizione Ecologica può fornire un’unica risposta.
La norma aggiunge che la presentazione delle istanze non ha effetto sulle scadenze previste dalle norme ambientali, né sulla decorrenza dei termini di decadenza e non comporta interruzione o sospensione dei termini di prescrizione.
Perché è importante per le aziende l’interpello ambientale
Sebbene questo sia uno strumento riservato ad alcuni specifici soggetti l’interpello ambientale rimane un istituto utile per la collettività in quanto le risposte che il MITE fornisce agli istanti sono liberamente consultabili da tutti.
La consultazione delle risposte ai quesiti può essere effettuata direttamente dal sito del Ministero della Transizione Ecologica nella sezione Informazioni Ambientali.
https://www.mite.gov.it/pagina/interpello-ambientale
Quindi se abbiamo dei dubbi in merito all’applicazione di una norma ambientale possiamo ora andare sul sito del MITE, nella sezione “informazioni ambientali” e verificare le risposte date dal Ministero a quesiti posti dai soggetti che ne hanno facoltà.
Questa sezione è organizzata in categorie quali natura, mare, tutela dell’acqua, bonifiche, economia circolare, ecc.
All’interno di ogni categoria troveremo il quesito, la nota di trasmissione ed il riscontro.

Conclusioni
Va detto che essendo uno strumento ancora giovane l’archivio con le interpretazione del MITE è ancora poco popolato ma sicuramente nei prossimi anni si arricchirà dei vari quesiti che gli istanti rivolgeranno al Ministero e potrà essere un punto di riferimento utile ed interessante da consultare per far luce sulle questioni aperte. Al momento i 2 temi su cui il Ministero ha fornito le risposte sono quelli riguardanti l’Economia circolare e le Valutazioni ed autorizzazioni ambientali.
Qui di seguito il link per accedere alla pagina sull’interpello ambientale:
https://www.mite.gov.it/pagina/interpello-ambientale
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