
La figura del consulente per la sicurezza del trasporto merci pericolose (consulente ADR) nasce con la direttiva CE 96/35 recepita in Italia con il DLGS n° 40/2000 abrogato ed aggiornato dal DLGS n° 35 del 27 gennaio 2010.
Il 1° luglio 2019 è entrato in vigore il regolamento ADR 2019 il quale ha previsto tale obbligo anche per gli speditori. Nello specifico il punto 1.8.3.1. (confermato nell’ADR 2023) prevede che “ogni impresa, le cui attività comprendono la spedizione o il trasporto di merci pericolose su strada, o le operazioni connesse di imballaggio, carico, riempimento o scarico designa uno o più consulenti per la sicurezza dei trasporti di merci pericolosi incaricati di facilitare l’opera di prevenzione dei rischi per le persone, peri beni o per l’ambiente inerenti a tali attività”.
L’obbligo di nomina per gli speditori fu tuttavia derogato fino al 31/12/2022 (ADR 2019 punto 1.6.1.44.). Ecco quindi che dal 1° gennaio 2023 ogni azienda che effettua spedizioni di merci pericolose deve aver già nominato il proprio consulente ADR.
Questo nuovo obbligo scatta anche per le aziende che si trovano a dover spedire rifiuti soggetti al rispetto della normativa ADR (Accord Dangereuses Routes).
Cosa si intende per speditore?
Secondo l’accordo ADR è considerato speditore “l’impresa che spedisce merci o rifiuti pericolosi per conto proprio o per conto terzi. Quando il trasporto è effettuato sulla base di un contratto di trasporto, lo speditore, secondo questo contratto è considerato come speditore” (1.2.1. Definizioni).
Detto in altri termini lo speditore è colui che commissiona il servizio di trasporto al trasportatore.
Quando lo speditore agisce per un terzo questi deve segnalare per iscritto allo speditore che si tratta di merci pericolose e mettere a sua disposizione tutte le informazioni e i documenti necessari all’esecuzione dei suoi obblighi (1.4.2.1.3.).
Esenzioni: normative di riferimento
La normativa prevede anche alcune esenzioni relative alla nomina del consulente per la sicurezza che sono state previste dallo stesso regolamento ADR, dal DLGS n° 35/2010, dal DM 4/7/2000, dalla Circolare U.G. MOT n° A26 del 14/11/2000. Tutte queste esenzioni vanno valutate caso per caso perché si riferiscono a diverse fattispecie.
Ruolo ed obblighi del consulente ADR
Sotto la responsabilità del capo dell’impresa, funzione essenziale del consulente è ricercare tutti i mezzi e promuovere ogni azione per facilitare lo svolgimento di tale attività nel rispetto delle normative applicabili ed in condizioni di sicurezza.
Nello specifico dovrà:
- Guidare l’impresa in tutte le operazioni relative al trasporto di merci pericolose.
- Individuare i protocolli da seguire perché il trasporto di merci pericolose avvenga in conformità alla normativa.
- Verificare che vengano osservati i protocolli.
- Verificare che vengano rispettate le condizioni di sicurezza.
- Prevenire eventuali omissioni a quanto stabilito dalla normativa.
- Redigere annualmente una relazione sulle attività riguardanti il trasporto di merci pericolose svolte dall’azienda.
Nomina del consulente ADR
Ai sensi del DLGS n° 35/2010 entro 15 giorni dalla nomina del consulente per la sicurezza ADR il legale rappresentante comunica le complete generalità dello stesso all’Ufficio Periferico del Dipartimento per il Trasporto, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti competente in relazione al luogo in cui ha sede l’impresa.
Sanzioni
In caso di mancata nomina del consulente ADR è prevista una sanzione amministrativa compresa tra 6.000,00 € e 36.000,00 €.
In conclusione il ruolo del consulente per la sicurezza ADR è molto delicato e riveste importanza non soltanto per il trasporto di merci pericolose ma anche per i rifiuti sottoposti al rispetto della normativa ADR.
Con l’ADR 2019 il numero dei soggetti obbligati a nominare tale figura si è ampliato coinvolgendo anche gli speditori che entro il 31/12/2022 devono provvedere ad inserire nel proprio organico tale figura.
È molto importante per tutte le aziende che sono configurabili come speditori di merci/rifiuti pericolosi provvedere per tempo alla sua nomina per evitare di incorrere in sanzioni amministrative molto elevate.
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